Si può congelare il caffè?

caffè congelarlo o no?

Ci sono tanti, diversi modi per conservare qualcosa in casa e mantenerlo almeno per diversi modi commestibile. Si può piazzare il cibo in una busta sottovuoto. Può essere conservato in frigo o in congelatore. Quest’ultimo è spesso visto come una sorta di soluzione risparmiosa, qualcosa che permette davvero di consumare qualsiasi cosa anche a molti giorni di distanza.

In realtà c’è sempre qualcosa che bisogna dire al tal proposito, ed è ovviamente un discorso che divide un po’ il sapore dalla salute, la qualità dalla sicurezza. Conservare ogni tipo di alimento o bevanda in congelatore ha sempre i suoi limiti.

Ad esempio, parliamo del caffè: va bene congelarlo? Non parliamo del caffè ormai pronto ad essere bevuto: per quello diamo una risposta già immediata. Tre giorni in frigo (se nero e senza aggiunte) e se congelato, è bene usarlo solo per fare il caffè freddo senza allungarlo troppo e non per creare una sorta di “Caffè in cubetto”. A questo arriveremo a breve a spiegare perché.

Il punto è questo: il caffè può anche essere offerto fresco. Questo include chicchi di caffè o anche il macinato fresco – ed intendiamo davvero fresco, non quello da supermercato. Si tratta d’un tipo di caffè che ideologicamente è fra i più apprezzati. Per ottenere la miglior soluzione molti consigliano di comprare il caffè in chicchi freschi e macinarli sul momento, per poter poi produrre il caffè ideale.

Certi prodotti tendono anche ad accettare solo chicchi, così da poter produrre automaticamente il caffè desiderato. Insomma, la mania del “chicco” sta davvero avanzando di mese in mese ed è perciò tempo di provare il caffè come merita.

Ma da qui viene il giusto dubbio: essendo appunto un ingrediente fresco, si fa bene a metterlo in frigo? Meglio ancora, congelarlo?

Il caffè e il problema della condensa

Il punto è che bisogna considerare una cosa. Nel mentre un frigo è fatto per tenere gli alimenti e bevande freschi, vi è sempre qualcosa che i produttori di questi elettrodomestici stanno combattendo da molti anni: la condensa. E’ in un certo senso inevitabile, ed è qualcosa che è possibile notare un po’ ovunque.

Ad esempio sulle bottiglie d’acqua o sulle bibite vi è sempre un po’ di condensa. Questo è specialmente vero anche per il congelatore, nel quale si può raccogliere sempre uno strato d’acqua che può entrare in contatto con il cibo se questo non viene opportunatamente protetto.

Ma mettiamo caso che alla fin dei conti i chicchi vengono chiusi ad esempio in un piccolo box di plastica. Cosa cambia? Ebbene, seppure il caffè rimarrà fresco, ne decade abbondantemente la sua qualità. Il motivo è piuttosto semplice: i chicchi di caffè, così come il macinato fresco, sono di natura igroscopica.

Questo significa che è un assorbente naturale e perciò, è capace di assorbire al suo interno anche i vari aromi che circolano in frigo. Ciò significa che se ad esempio ci sono molti cibi non opportunatamente coperti, il rischio di trovarsi con una tazza di caffè dal sapore piuttosto confuso sarà piuttosto alto.

Questo farà perciò trarre una naturale conclusione: il caffè, specialmente quello fresco o in chicchi freschi, va conservato in un luogo fresco ed asciutto, protetto dalla luce del sole. Enfasi ovviamente su asciutto: come abbiamo appena detto, i chicchi assorbono naturalmente tutto quello che riporta l’ambiente. Quindi se vi è un sacco d’umidità, i chicchi avranno un sapore debole o strano.

Una soluzione ideale? Comprare i chicchi freschi in confezioni robuste o già definiti come “salva freschezza” oppure conservare il tutto in contenitore per alimenti con una chiusura ermetica. Meno aria vi è al contatto dei chicchi, meglio è.

Questo discorso vale anche per il frigo o il congelatore: se non se ne può fare a meno, si può sempre usare un contenitore di questo genere. Ovviamente, il discorso della condensa è sempre presente, ma comunque ridotto nella sua potenzialità di rovinare la miscela.

 

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