E’ sicuro mangiare del cibo non refrigerato per diverse ore?

cibo refrigerato o no?

Il discorso che riguarda la qualità del cibo e la sua commestibilità è qualcosa che al giorno d’oggi viene affrontato sempre di più. Non bisogna mai sprecare, ma le distrazioni o comunque qualche urgenza del momento può portare il cibo ad essere dimenticato da qualche parte. Magari ad una festa avete comprato della pizza, ed il resto è rimasto ad un tavolo – dimenticato, mai consumato.

Dopo un’intera giornata, è ancora sicuro mangiare quella pizza? Ecco dunque tutto quello che abbiamo da dire al riguardo.

I fattori chiavi del cibo non refrigerato

Vi sono tre fattori chiave che naturalmente possono assicurare che il cibo può essere comunque consumato se questo non viene messo in frigorifero o comunque in un comparto refrigerato d’alcun genere:

  • La temperatura dell’ambiente. Se questo è caldo ed umido, è chiaro che il cibo non potrà durare davvero a lungo senza refrigerazione. Qualsiasi contenuto che è intorno ai 4 gradi o 65 gradi ha il pericolo di sviluppare dei batteri, e quindi con il tempo la muffa ed altri elementi che rendono il cibo naturalmente pericoloso da consumare. L’umidità ovviamente aiuta ai batteri a svilupparsi più in fretta.
  • La presenza di altri elementi ambientali. Piccoli insetti o altri elementi presenti nell’aria possono contribuire a rendere il cibo. Muffe vicine, frutti che stanno maturando, e così via: sono tutti elementi che possono ovviamente influenzare anche l’altro, a dipesa naturalmente del tipo di cibo.
  • Se il cibo è conservato in una sua confezione o contenitore. Più è esposto ad agenti esterni, più il cibo naturalmente comincerà a rovinarsi. Rimanendo racchiuso in un contenitore, vi è un minor rischio di vedere il cibo andare a male.

Ma andiamo a descrivere meglio cosa può davvero causare queste problematiche, considerando che vi è sempre tipica pratica di ad esempio, scaldare gli avanzi del pranzo e così via. Alcuni cibi infatti non vanno completamente a male entro la giornata, ma rimangono comunque consumabili a patto ovviamente di riscaldare il tutto per un’ultima volta.

Questo introduce naturalmente un altro interessante discorso, che riguarda ovviamente la provenienza originale del cibo. Se ad esempio si parla di alimenti che devono stare normalmente in frigo, per esempio mozzarella, pomodori, affettati, è chiaro che la loro durata a temperatura ambiente è molto ridotta. In molti casi si consiglia di non tenere fuori dal frigo questi alimenti per più di due ore, dal quale il rischio di contaminazione diventa esponenziale per ogni mezz’ora aggiunta.

La freschezza e la conservazione degli alimenti

Ovviamente vi è poi il discorso di quanto è fresco l’alimento. Non è fuori dal comune cercare di consumare un prodotto che è vicino alla scadenza o l’ha già oltrepassato da un po’ – ed in un certo senso, non c’è nulla di male. Vi sono dei cibi che non fanno necessariamente male se consumati oltre la data di scadenza, piuttosto finiscono semplicemente per degradare nel sapore o nella consistenza. Questo però non significa che è più resistente, tutt’altro: questo non è altro che il momento più che adatto per consumare l’intero alimento tutto in una singola volta. Se dimenticato fuori il frigo, al di fuori delle due ore, non vanno assolutamente presi rischi.

Quindi, questa è la combinazione vincente: origine, freschezza e conservazione. Una bistecca appena fatta può rimanere sul piatto per un bel po’ – ma può conservarsi più a lungo se ovviamente viene coperta, racchiusa magari in un contenitore termico per alimenti. Chiaramente il discorso concerne anche il contatto con l’aria, così come la sua temperatura. A prescindere comunque, se l’alimento non viene consumato, è sempre bene metterlo in frigorifero per evitare la nascita di batteri e muffe. Per questo in fondo si usa anche congelare il pane, con il quale appunto si può evitare la problematica della muffa ed altri elementi nocivi.

Quindi per farla breve: è sicuro se il cibo, cotto in precedenza, può essere riscaldato nuovamente (forno, padella, ect) per un ultima volta. Se si tratta di cibi freschi mai cotti, come i latticini o simili, oltre le due ore è meglio non rischiare troppo. Un consiglio finale? Equipaggiatevi sempre d’un buon termometro, magari da carne.

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